Metodo
Creare uno spazio per il corpo , per la ricerca personale. Un luogo per la danza che vede l’Improvvisazione come strumento di pratica di sviluppo del movimento stesso e la Composizione come ciò che accade quando lasciamo fluire la nostra immaginazione in armonia con il nostro corpo. In questa seconda fase sperimenteremo la danza come linguaggio poetico che esplora, ricerca il suo potenziale comunicativo. METODO Partirei così da un lavoro che si propone non come un insieme di un saper fare dei passi ma piuttosto come trovare un modo di svilupparli e quindi scegliendo ogni volta quale dinamica usare per la propria azione, quale energia, quale spazio, quale forma e quale tempo sempre in stretta relazione a una “necessità” poetica, espressiva che prenda spunto da diversi stimoli sia visivi, sonori immaginativi e astratti. Qui “entra in gioco” il nostro essere, quindi il nostro corpo che tramite esercizi guidati, di potenziamento di rafforzamento del centro fisico, di connessione tra respiro e azione, di allungamento e di stimolazione sensoriale, ci permetterà di acquisire un corpo più cosciente della propria forma, dello spazio che occupa e più radicato rendendo il pensiero più chiaro e incisivo per l’ azione che si vuole svolgere, di essere così meno legati a schemi motori abitudinari. Procederei all’insegnamento dividendo le lezioni in due momenti distinti. “Tecnica” come recupero del corpo istintivo. Utilizzo questo termine “tecnica”per definire questa prima parte, che per me è considerata non tanto come un insieme di abilità da acquisire ma piuttosto come una pratica vera e propria in continua evoluzione e trasformazione. Pensare così a un vero e proprio risveglio del corpo, che potrà avvenire a terra nello spazio o in piedi. Tenere presente della nostra colonna vertebrale, perché penso che sia un angolo di trasmissione molto importante, del nostro centro, ed eliminare quei blocchi che impediscono di percepire il nostro corpo istintivo. Tutto ciò attraverso il rilassamento, semplici sequenze di movimento e a volte con un lavoro a coppie in contatto fisico e in ascolto. Questo ci permetterà di espandere le possibilità di movimento e migliorare le nostre funzioni corporee, ponendo ogni persona nelle condizioni di esprimere se stessa in maniera più consapevole. Dedicherai la seconda parte alla “Composizione”; la danza come linguaggio. “Danzare” per me è ciò che accade quando lasciamo fluire la nostra immaginazione in armonia con il nostro corpo. In questa seconda fase mi interessa sperimentare la danza come linguaggio poetico esplorare, ricercare il suo potenziale comunicativo. Attraverso gli elementi dati nella prima parte della lezione cercare di “scomporre” prima, per poi trovare una composizione personale, una sintesi finale. In questa fase mi interessa ricercare una composizione un modo di immergersi nel flusso del presente, pur tenendo conto degli elementi dati nella prima parte, improvvisare risponde ad uno stimolo simultaneamente esplorandolo, creandolo ed eseguendolo. Il filosofo tedesco Meister scrive “ Quando l’ anima desidera sperimentare qualcosa proietta davanti a sé un immagine dell’ esperienza per poi entrare dentro di essa..” afferma ancora “ Tutto sarebbe donato a chi rinunciasse a sé stesso assolutamente anche solo per un istante.”
ENGLISH VERSION WORKSHOP BODY Paths of Contemporary Dance PLACES of Improvisation and INSTANT COMPOSITION The course’s objective is to share, create a space for the body, for research staff. A space for dance that sees improvisation as a tool for practical development of the movement itself and the composition what happens when we let our imagination flow in harmony with our body. In this second phase I care to experience dance as a poetic language to explore, investigate its communicative potential. METHOD would start such a work that presents itself not as a set of a know-how of the steps but rather how to find a way to develop them and then choosing each time dynamic use to which their action, what energy, what place, what form and what time more closely related to a “need” poetic expression that takes its cue from different stimuli and visual, imaginative and abstract sound. Here “comes into play” our being, so our body through guided exercises, strengthening of strengthening the physical center, the connection between breath and action, elongation and sensory stimulation, will allow us to acquire a more conscious of body its shape, the space it occupies and more rooted thought making cleaner, crisper ‘s action you want to perform, to be so less tied to habitual movement patterns. Procederei dividend teaching lessons at two different times. “Technique” as a body recovery instinctive. I use the term “art” to define this first part, which to me is regarded not so much as a set of skills to be acquired but rather as a practice itself in constant evolution and transformation. Think so a real awakening of the body, which may take place on the ground in the space or standing. Be aware of our spine, because I think it’s a very important transmission angle, our center, and eliminate those blocks that prevent you from perceiving our body instinctively. All this through relaxation, simple sequences of movement and sometimes with a pair work in physical contact and listening. This will allow us to expand the possibilities of movement and improve our bodily functions, putting each person in a position to express herself in a more conscious way. You dedicate the second part of the “Composition”; dance as a language. “Dancing” for me is what happens when we let our imagination flow in harmony with our body. In this second phase I care to experience dance as a poetic language to explore, investigate its communicative potential. Through the data elements in the first part of the lesson trying to “break” first, then find a personal composition, a final summary. At this stage I’m interested in finding a way to immerse yourself in a composition of this flow, while taking account of the data in the first part, improvise responds to a stimulus simultaneously, exploring, creating and executing it. The German philosopher Meister writes “When the ‘soul wishes to experience something projecting faces an image of’ experience before entering into it ..” says still “Everything would be given to those who gave up on himself completely even for a moment. “